Come aprire un conto bancario a Singapore?

Come aprire un conto bancario a Singapore?

Sono sempre di più le persone che, per ragioni fiscali e non solo, desiderano aprire un conto a Singapore, così da approfittare delle condizioni vantaggiose offerte dal Paese estero. Negli ultimi anni vi è stato un importante incremento circa l’apertura di rapporti con le banche locali da parte di persone non residenti, ma bisogna fare attenzione, perché non è così facile procedere. Sicuramente Singapore rappresenta il secondo posto al mondo in cui è molto facile avviare un’impresa, ma non è conveniente quanto Dubai, la destinazione migliore per chi vuole investire. Va tenuto conto che la città-stato pone alcuni limiti agli stranieri che desiderano depositare il denaro negli istituti di credito dell’isola. Le regole sono stringenti e particolarmente severe. Per gli expat ci sono diversi controlli da superare, piuttosto complicati. L’obiettivo delle normative introdotte è quello di impedire il riciclaggio dei soldi e il finanziamento al terrorismo. Lo Stato si impegna con forza per contrastare le attività illecite. A tal proposito, è bene sapere che Singapore aderisce all’accordo che prevede lo scambio automatico di informazioni fiscali a livello internazionale. Il Fisco italiano non ha quindi problemi a conoscere il deposito fatto nel Paese estero.

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La procedura di apertura del conto a Singapore

La creazione del conto offshore, oltre a sottostare alle norme del Paese, dipende dalle regole adottate dalle singole banche. In linea generale bisogna scegliere la tipologia di conto corrente, in particolare se deve essere intestato a una persona o a un’impresa e quindi quale sia la valuta di riferimento. Bisogna chiedere all’istituto di credito presso cui si vuole accendere il rapporto se sia richiesta la presenza fisica del cliente oppure se si possa procedere online. Una volta appurati tali elementi, si deve compilare la modulistica predisposta e fornire la documentazione necessaria, incluse le attestazioni di registrazione dell’azienda, qualora il conto sia della ditta. In tal caso, va allegata copia della delibera del consiglio di amministrazione con la relativa approvazione dell’apertura del conto. Servono inoltre un documento d’identità e l’indirizzo di residenza. Se si tratta di una società, si inoltrano copie dei documenti per ogni soggetto autorizzato a operare sul conto e per i beneficiari. Solitamente si deve fare un deposito minimo. In breve tempo la banca esamina l’istanza e, in assenza di elementi ostativi, apre il conto corrente. Si può così iniziare a effettuare versamenti, bonifici e tutto quanto occorre, esattamente come accade con qualsiasi istituto di credito.

Vantaggi, svantaggi e costi

Le banche di Singapore non hanno limitazioni poste dal governo e ciò significa che i correntisti possono liberamente fare transazioni con l’estero, sia in entrata che in uscita. I clienti degli istituti di credito possono contare sulla massima flessibilità in relazione alla gestione del conto corrente, adottando anche più valute. Tali vantaggi sono, però, comuni a molti Paesi. Sebbene la città-stato sia un paradiso fiscale, la burocrazia è piuttosto complessa, quindi vengono richiesti molti documenti agli expat, che devono passare un controllo rigoroso. Aprire un conto a Singapore per conto di una società significa produrre prove della sua esistenza, nonché tutto quanto attesti funzionamento, situazione economica e finanziaria, componenti del consiglio di amministrazione, soci e dirigenti, nonché varie specifiche richieste dalla singola banca. Potrebbero servire i documenti in originale. Le spese da tenere in conto riguardano costi di apertura, commissione di mantenimento che varia tra i 10 e i 40 euro mensili, tariffe legate ai libretti di assegni e alla funzione di internet banking e tasse di trasferimento per le operazioni di ricezione e invio di denaro verso l’estero. Bisogna anche calcolare che serve una soglia minima per il primo deposito. Prima di aprire un conto a Singapore, è opportuno farsi consigliare da un esperto del settore e valutare altre opzioni, come ad esempio Dubai. Ci sono diversi aspetti da esaminare per trovare la soluzione adatta.

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